Rotoli di tessuto e rocche di filato senza la minima tracciabilità imposta dalla legge sono stati rinvenuti dalla guardia di finanza in una quindicina di aziende cinesi del Macrolotto di Prato.
727mila rotoli di tessuto (circa 170 milioni di metri quadri) e 580mila rocche di filato il totale del materiale sequestrato, per un valore di circa 50 milioni di euro.
Il tessuto è risultato sprovvisto delle etichette e dei contrassegni recanti, in lingua italiana, l’indicazione della composizione fibrosa e dei dati identificativi del fabbricante e dell’importatore, e del riferimento ai documenti doganali e commerciali di accompagnamento.
La Camera di Commercio, che ha lavorato a fianco della Finanza, ha a sua volta emesso sanzioni amministrative per un importo di circa 1,2 milioni di euro. In caso di mancata regolarizzazione i prodotti tessili sequestrati saranno sottoposti a confisca.
L’operazione “Fabric Tracking” preclude la commercializzazione dei prodotti sull’intero territorio dell’Unione Europea.