Andy Jordan, direttore di Agricenter International e Delta BioRenewables, in occasione della Giornata Mondiale dell’acqua, ha fatto un approfondimento sull’utilizzo dell’acqua in maniera sostenibile nella produzione del cotone.
L’uso responsabile e la gestione sostenibile dell’acqua sono al sesto posto tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, sottolineata dal fatto che siamo quasi a metà del Decennio Internazionale di Azione sull’Acqua per lo Sviluppo Sostenibile (2018-2028).
Il cotone prodotto seguendo gli standard dettati dallo U.S. Cotton Trust Protocol è uno dei più sostenibili al mondo dal punto di vista idrico, tanto è vero che dal 1980 al 2015 i coltivatori di cotone statunitensi hanno ridotto l’input di acqua per chilo del 79% e i membri del protocollo si impegnano a raggiungere un’ulteriore riduzione del 18% entro il 2025.
In media, le coltivazioni di cotone a livello globale producono più di 22 milioni di tonnellate di fibre e 36 milioni di tonnellate di semi di cotone usati per oli da cucina, proteine per l’alimentazione animale e acquacoltura. Queste sono cifre rilevanti data la quantità d’acqua disponibile relativamente bassa.
Riprendiamo le considerazioni di Jordan, membro fondatore della coalizione multi-stakeholder Field to Market Alliance for Sustainable Agriculture Outcomes, già vice presidente dei servizi tecnici per il National Cotton Council e consulente del gruppo di lavoro sulla sostenibilità Cotton Usa del NCC.
Gli scenari futuri
Con i continui progressi verso un’agricoltura con utilizzi d’acqua sempre più ridotti, e la massimizzazione dei benefici del bioma del suolo, l’efficienza dell’uso dell’acqua migliorerà di un ulteriore 50%.
L’approccio dello U.S. Cotton Trust Protocol
E’ un approccio olistico alle pratiche sostenibili, tra loro spesso interdipendenti. Per esempio, concentrarsi sulla salute del suolo migliora la resilienza delle colture e la capacità del suolo di catturare più precipitazioni naturali e conservarle per i periodi più secchi. Quindi, aumentare la salute del suolo attraverso le colture di copertura, la lavorazione minima, la costruzione della struttura del suolo e l’aumento della materia organica del suolo non solo fa bene al suolo e alle colture, ma porta anche a una gestione dell’acqua più intelligente ed efficiente. Un aumento dell’1% del carbonio nel suolo può aumentare la capacità di un campo di trattenere l’acqua di 187.000 litri per ettaro. Considerando i molteplici cicli stagionali, sarebbe possibile in tal modo aumentare la ritenzione di umidità del suolo di almeno tre volte. Immaginate quindi i risultati che si potrebbero ottenere dal raggiungimento del nostro obiettivo di aumento del 30% nella cattura del carbonio.
Quanta acqua consuma il cotone
In realtà, il cotone rappresenta il 3% del consumo agricolo mondiale di acqua. Negli Stati Uniti circa il 65% dei terreni coltivati a cotone negli Stati Uniti usa solo acqua piovana, e solo il 2% dipende totalmente dall’irrigazione. Il restante terzo è irrigato per integrare le precipitazioni naturali. Applicando la scienza moderna, non solo è possibile impiegare l’acqua per irrigare le piante di cotone americane in maniera più efficiente ma i coltivatori di cotone americani stanno anche impiegando tecnologie di risparmio idrico per applicare solo la quantità necessaria con uno spreco minimo.
Chi consuma di più
L’industria della moda è il secondo maggior consumatore d’acqua al mondo, dopo l’industria energetica, ed è responsabile di circa il 20% delle acque reflue in tutto il mondo.