Como, dopo l'estate è arrivata una frenata

Rispettano le previsioni i dati che arrivano dall’Osservatorio congiunturale rapido del distretto di Como: dopo l’estate è arrivato un rallentamento, sia a Como che a Lecco e Sondrio.

Per Unindustria Como e Confindustria Lecco e Sondrio la domanda mostra una decelerazione che interessa sia il mercato domestico, sia quello internazionale e sul versante italiano quattro imprese su dieci (40,4%) comunicano un rallentamento degli ordini, il 30,9% indica livelli stabili mentre il 28,7% segnala una crescita. L’export risulta stabile per il 38,4% del campione, in diminuzione per il 34,5% e in aumento per il 26,7%.

“La situazione che ci consegnano i dati del mese di settembre – dice il presidente di Unindustria Como, Fabio Porro – mostra una tendenza al rallentamento dell’economia. Questi dati sono in linea con quanto registrato anche da altre rilevazioni come quella recente di Federmeccanica per il terzo trimestre 2018. L’impressione è che si sia esaurita la spinta propulsiva offerta dagli incentivi previsti da Industria 4.0 e, al contrario, l’incertezza rispetto al futuro porti ad infiacchire un’economia che, invece, avrebbe bisogno ancora di fiducia”.

L’attività produttiva si è mantenuta sui livelli di luglio per il 42,7% delle imprese, è considerata in diminuzione per il 34,8% e in aumento per il 22,5%. Le aspettative per le prossime settimane risultano principalmente improntate alla stabilità, indicata da oltre un’azienda su due (54,7%); in caso di previsioni di variazione, il 27,4% segnala un rallentamento mentre il 17,9% un aumento.

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