Pambianco Strategie di Impresa ha presentato la dodicesima edizione della ricerca “Quotabili 2017” che analizza le aziende italiane del fashion, del beauty e del design con le caratteristiche adatte per potersi quotare in Borsa entro 3/5 anni.
La ricerca ha preso in considerazione i bilanci di circa 250 aziende appartenenti ai tre settori oggetto di esame, con un fatturato superiore ai 50 milioni di euro, analizzate in seguito sulla base degli otto parametri di riferimento sviluppati da Pambianco per valutare la loro quotabilità: crescita ed EBITDA % medio degli ultimi 3 anni, notorietà del marchio, dimensione, percentuale di export, diffusione retail, indebitamento e fascia di mercato. Da questa analisi sono emerse le prime 50 aziende quotabili del fashion & beauty e le prime 25 del design.
Per quanto riguarda il settore fashion & beauty, c’è stato uno scambio di posizioni: il podio 2017 vede infatti al primo posto Valentino Fashion Group (in seconda posizione lo scorso anno), che scalza dalla testa della classifica Giorgio Armani, passato quest’anno in seconda posizione; al terzo posto Dolce & Gabbana, che sale dalla quinta posizione del 2016. Tra le new entry di quest’anno, 5 in totale, O Bag in 15° posizione, Sodalis (Tesori d’Oriente e Bionike) in 30° e Isaia & Isaia in 39°.
Le 50 aziende che fanno parte della classifica del fashion & beauty nel 2016 hanno realizzato complessivamente un fatturato di 20.082 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto ai 19.318 milioni del 2015; l’EBITDA medio si è attestato al 14,6% e l’export rappresenta il 58,9% del fatturato.
Nel comparto design, che per la prima volta quest’anno ha preso in considerazione anche le aziende di arredo bagno e rivestimenti per il loro ruolo sempre più rilevante in termini di fatturato, Flos si conferma in prima posizione, B&B sale dal terzo al secondo posto, scalzando Kartell scesa al quinto, e Poltrona Frau si aggiudica la terza posizione in classifica.
Il fatturato complessivo generato dalle 25 aziende del design presenti in classifica si è attestato a 4.839 milioni di euro, segnando un +9,1% rispetto ai 4.437 milioni dello scorso anno, su cui le esportazioni sono pesate per il 67,8%; l’EBITDA medio si è attestato al 14,1%.