Ci sarà anche il meccanotessile italiano alla prossima fiera plurisettoriale Addis Chamber International Trade Fair (ACITF) di Addis Abeba. Dal 23 febbraio al 1° marzo alcune aziende cercheranno l’aggancio al mercato etiopico: manodopera a basso costo, accordi di libero scambio con i principali mercati occidentali, economia in costante crescita (con un PIL previsto in crescita del 10% anche nei prossimi anni) hanno reso questo Paese una destinazione privilegiata per la produzione di abbigliamento da parte dei maggiori retailers del settore.
Quindi la domanda di macchinario tessile è cresciuta, sostenuta dai programmi di incentivazione per attirare capitali esteri messi in campo dalle autorità governative. In un padiglione italiano organizzato da ICE-Agenzia troveranno spazio alcuni costruttori italiani di macchinario tessile: tra questi le associate ad Acimit Carù, Corino, Fadis, Ferraro, Itema, Marzoli, Mei, Reggiani, Roj, Salvadè, Savio, Sicam e Simet.
Nei primi nove mesi del 2016 l’Italia figura al terzo posto, dietro a Cina e Turchia, per vendite di macchine tessili nel mercato etiope: “Le nostre esportazioni in Etiopia – dice la presidente di Acimit Raffaella Carabelli – sono cresciute in modo significativo negli ultimi 5 anni, sebbene il loro valore sia ancora modesto (4,4 milioni di euro nel 2015). Sicuramente la qualità delle nostre macchine è superiore a quella dei concorrenti che attualmente operano su questo mercato. Puntiamo a far conoscere meglio la qualità della nostra tecnologia attraverso momenti di incontro come ACITF, ma anche attraverso missioni istituzionali svolte negli anni passati grazie al supporto di MISE e ICE-Agenzia”. Per rafforzare ulteriormente la presenza italiana in Etiopia Acimit ha siglato nel 2015 con l’Ethiopian Textile Industry Development Institute un memorandum per la realizzazione di un centro tecnologico per la formazione sulle macchine tessili in grado di contribuire a formare i futuri operatori tessili etiopi.