Proposte, ritmi alterni ma buoni affari

Un ottimo primo giorno, una seconda giornata un po’ sonnacchiosa sotto l’inatteso sole primaverile e un terzo giorno appena iniziato e dedicato all’incontro con i fornitori ed i clienti abituali: l’edizione 2016 di Proposte ha celebrato ieri sera con una grande festa espositori e visitatori e si appresta a salutare oggi pomeriggio dopo tre giorni intensi.

1153 gli accessi a Villa Erba mercoledì (appena 6 meno di quelli della prima giornata del 2015), forse qualcosa meno ieri, con i corridoi del polo espositivo un po’ meno pieni ma con un giardino preso d’assalto da chi ha preferito concedersi qualche ora di relax in riva al lago sotto un sole non previsto dai meteorologi o concludere un affare davanti ad un drink. Ed oggi la chiusura, con appuntamenti già fissati e qualche minuto in più da dedicare a chi vende invece che a chi compra.

Il dato sicuramente positivo sarà quello degli stranieri, arrivati in buon numero da Gran Bretagna, Germania e Stati Uniti ma anche da Cina e Spagna. Alla conferenza stampa ufficiale il presidente Viganò, al tavolo con Mauro Cavelli e Alberto Jelmini, ha tracciato un quadro sostanzialmente positivo del tessile da arredamento e tendaggio, un settore nel quale l’Italia continua ad accellere e a coprire la fascia di mercato medio-alta e di lusso. La rinascita del velluto anche come tessuto moderno e non più legato al classico, l’importanza dei tecnici ignifughi e fonoassorbenti, i plastificati con effetto black out e la crescita del contract tengono a galla questa filiera.

Tabru300“Ma la situazione è abbastanza stagnante – dicono allo stand di Ta-Bru, azienda toscana presente a molte fiere e quindi in grado di valutare appieno il mercato – ed è un problema che riguarda tutti i quattro settori che copriamo, ovvero pelle, calzature, arredamento e abbigliamento. Sull’invernale gli ordini tardano ad arrivare per il calo dei consumi e non ci sono più le certezze di una volta. Non stiamo risentendo della crisi cinese perché su quel mercato siamo presenti con showroom per la vendita a clienti di fascia alta, quelli che stanno ancora benissimo, mentre siamo calati molto negli Usa, che una volta erano il nostro mercato principale; altalenanti Gran Bretagna e Francia, bene il Giappone e discreta la Corea. Qui a Proposte cerchiamo una clientela di nicchia”.

Spazio alla seta allo stand di Canepa, che ha nell’arredamento una delle tante branchie aziendali: anche qui ci sono i richiami al progetto Save the Water sposato ormai da un anno anche nel tessile per la casa: “Il primo giorno è stato positivo – dice Francesco Colombo – ed ai soliti editori con cui lavoriamo su progetto si sono aggiunti alcuni asiatici, tutti molto affidabili e con richieste di forniture importanti in termini di metrature”.

Accenti toscani anche alla D’Etoffe dove un mix pratese-fiorentino racconta di una prima giornata buona e di un secondo giorno meno brioso del solito: “Forse – spiega Tommaso Rossi – molti vengono a Como già nel fine settimana precedente la fiera per vedere le esposizioni di prodotti esterne a Proposte e poi passano da Villa Erba il mercoledì. In ogni caso qui incontriamo i maggiori clienti, non ci aspettiamo niente di nuovo se non forse qualche cinese, d’altronde il nostro fatturato è al 90% legato all’export. E’ una fiera che facciamo per incontrare i clienti più fedeli e per avere vetrina e visibilità”.

Stand sempre pieno e in movimento quello di Fidertessile, dove Stefano Niccolai guarda più all’estero che ai confini nazionali: “Ormai il tessile d’arredamento che produciamo noi – dice – e che ha tutte le qualità del made in Italy non più un affare da Italia, dove quasi tutti i produttori di salotti guardano al prezzo dei tessuti. Per questo il nostro prodotto va molto di più all’estero. Nonostante ciò i primi tre mesi del 2016 ci hanno portato ad un +15% rispetto al 2015 e quindi i segnali sono positivi. Al momento di fiere facciamo solo Proposte, per il resto dei clienti facciamo visite dirette in azienda”.

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