Premiere Vision volge al termine: l’edizione e’ stata forse appena sotto la media per il numero dei visitatori ma non sono mancati i clienti attesi, quelli di rilievo e quindi i commenti in generale sono molto positivi. Sui grandi numeri hanno pesato anche fattori esterni, come il timore dei giapponesi per gli attentati (anche se alla fine ne sono venuti piu’ del previsto e hanno dimostrato la solita attenzione nel visionare i campionari) e il capodanno cinese, oltre alla congiuntura politico-economica ancora tutt’altro che favorevole.
La terza giornata ci e’ servita per proseguire nel sondaggio, che non ha ne’ vuole avere nessun valore effettivo ma solo captare le intenzioni, i propositi e le strategie delle aziende cinque mesi prima delle precollezioni di luglio. Sui risultati, puramente indicativi, influiscono comunque molte variabili: non tutti erano ancora al corrente della concomitanza tra Milano e Parigi; non tutti quelli che hanno risposto “Parigi” hanno in realta’ la possibilita’ (per prodotti e dimensioni aziendali) di accedere a Blossom, salone con target di alta gamma e lusso; non tutti quelli che hanno risposto “Milano” hanno partecipato alla scorsa edizione di Prima e quindi hanno fatto la scelta sulla base del proprio mercato attuale; non tutti quelli che hanno risposto hanno partecipato o partecipano sia a Milano Unica che a Premiere Vision nelle date abituali di settembre e Milano.
In ogni caso alla fine le risposte “Milano” e “Nessuna delle due” hanno raccolto entrambe il 29,62%, con “Parigi” al 22,25% e “indecisi” all’11,11%. A “entrambe le fiere” resta il 7,40%. Tra le motivazioni arrivate nei “voti” di oggi anche un “nessuna delle due” per protesta contro la concomitanza e un “Milano” per amor patrio; il resto ha scelto in base a tempistiche, target, export e preferenze personali.
Foto: Premiere Vision