Luci e ombre dopo la Fashion Week di Berlino, un evento che complessivamente è stato valutato in modo positivo ma sul quale è pesata l’assenza di Bread & Butter. Premium e Panorama (nella foto), le due fiere di punta, hanno raggiunto numeri quasi da record, come conferma il direttore di Panorama Jörg Wichmann parlando della “più grande e più riuscita di tutte le edizioni”.
20 mila i metri quadri di esposizione per 360 collezioni, provenienti da 75 Paesi con circa 33 mila visitatori registrati al debutto nel 2013, 42.500 metri quadrati e 50.000 visitatori nel 2016, con una crescita del 20% anche sul 2015. Si sono presentati più di 700 labels, di cui 131 da parte di ditte italiane, e l’area espositiva è stata ampliata con due ulteriori padiglioni (Nova Concept e Panorama Digital) ed un’area supplementare per il catering. Nei due nuovi settori sono stati esposti prodotti particolari, dalla cartoleria ai complementi d’arredo ed articoli da regalo.
Ma a Berlino è stato registrato anche un calo di buyers internazionali e questo pare dovuto alla mancanza di Bread & Butter, la fiera che una volta faceva da capofila e che adesso è in attesa di un rilancio dopo l’acquisto da parte di Zalando: settembre 2016 dovrebbe essere la data del suo ritorno, già più volte annunciato e rinviato, tra fallimenti e mancanza di spazi adatti. La nuova fiera non sarà una vetrina per esporre la moda che arriverà nei negozi l’anno successivo: guarderà al presente, alla moda attuale per l’autunno/inverno dell’anno in corso. E niente più aeroporto di Tempelhof, troppo grande e destinato ai migranti: il tutto col motto “Bread & Butter now”.