Non pare che il nuovo ruolo possa convivere con quello di viceministro, così Carlo Calenda lascia il Ministero dello Sviluppo economico e si prepara ad assumere il ruolo di nuovo rappresentante dell’Italia a Bruxelles al posto dell’ambasciatore Stefano Sannino.
Se molti si rallegrano per il nuovo incarico, la moda si preoccupa perché Calenda aveva in questi anni manifestato grande attenzione per il settore moda, ma soprattutto aveva trasformato questa attenzione in azioni concrete, non ultima la creazione a dicembre del Comitato per il Made in Italy il cui primo incontro è previsto per la prossima settimana, il 27 gennaio, ma ancor più rilevante il piano straordinario per il made in Italy con 261 milioni di euro di investimenti, di cui 40 milioni per il settore del tessile moda, per favorire export e internazionalizzazione delle imprese italiane.
La formalizzazione di questa scelta del Governo dovrebbe avvenire domani in Consiglio di Ministri, dato che il nome di Calenda in questo ruolo è stato fatto trapelare ieri ancora per via informale, dopo una scelta a sorpresa di Renzi, che, in maniera insolita, ha nominato ambasciatore un personaggio che non ha alle sue spalle una carriera diplomatica.
In occasione della formalizzazione del nuovo incarico di Calenda dovrebbe essere nominato il suo sostituto nel posto del viceministro allo sviluppo economico.