Questa volta il web non ha dato le risposte sperate. E’ successo a sito di e-commerce Storytalia.com lanciato esattamente un anno fa per far conoscere e vendere i prodotti d’eccellenza di un Made in Italy di nicchia e che è stato chiuso. Una bella idea sulla carta, che però non ha dato i risultati sperati e previsti.
“Il pubblico cerca i grandi marchi e gli sconti – ha commentato Paolo Zegna, presidente del gruppo attivo nel tessile-abbigliamento Ermenegildo Zegna e principale promotore del progetto – Non avendo né gli uni né gli altri, non siamo riusciti a raggiungere un numero sufficiente di clienti e abbiamo preso la decisione di porre fine a Storytalia. Senza contare che ci sono stati anche dei problemi di coordinamento nell’offerta”.
Storytalia voleva rappresentare la vetrina mondiale delle aziende italiane che lavorano nel medio-alto di gamma, ma la vera novità del progetto è che sarebbe stata la prima vera proposta scaturita dal sistema del Made in Italy nel suo insieme. In realtà però questa adesione non c’è stata: avevano aderito al progetto nomi importanti, per esempio il marchio di camicie Bagutta, i brand di maglieria Annapurna e Zanone, i marchi di calzature Doucal’s e Fratelli Rossetti o Herno con i suoi piumini; c’era il sostegno di Confindustria, del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’agenzia per il commercio estero ICE, ma il sito non è mai riuscito a ritagliarsi una vera visibilità e l’esperimento è fallito.