Il contributo straordinario di 10 milioni di euro per il sostegno diretto alle imprese del distretto tessile pratese, stanziato dal Governo nel dicembre 2021 con l’emendamento alla Legge di bilancio, arriverà presto nelle casse del Comune di Prato, che provvederà poi a coordinare la realizzazione dei bandi per assegnare le risorse sia ai progetti che verranno presentati che ai progetti che verranno individuati a beneficio del sistema.
E’ dei giorni scorsi la firma da parte del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, del decreto attuativo dell’emendamento alla legge di bilancio 2022. Ora il Comune di Prato, di concerto con le associazioni di categoria, lavorerà per la redazione dei bandi ai quali potranno concorrere le imprese – sia in forma singola che associata – e per la definizione dei progetti di sistema a sostegno della filiera.
L’emendamento che riguarda la città prende le mosse da un documento elaborato da CNA Toscana Centro, Confartigianato Prato e Confindustria Toscana Nord – insieme al Comune di Prato, con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali CGIL CISL e UIL, frutto di un iter avviato con le richieste al Governo del Comune di Prato e delle associazioni di categoria cittadine in merito all’aumento dei costi dell’energia che si erano abbattuti sulle imprese.
Il decreto prevede un contributo di 10 milioni di euro che verrà erogato al Comune di Prato, che dovrà utilizzarli, per sostenere le imprese del distretto tessile, secondo questa suddivisione: 8 milioni di euro per sostenere i progetti delle imprese, da distribuire tramite appositi bandi; 2 milioni di euro da utilizzare da parte del Comune di Prato per sostenere la realizzazione dei progetti di sistema.
Per quanto riguarda i progetti delle imprese, saranno ammissibili quelli dotati di elevato contenuto di innovazione e sostenibilità in grado di accrescere la competitività delle imprese proponenti e con ricadute positive sul distretto industriale pratese, volti alla realizzazione di programmi di investimento oppure attività di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale. I progetti dovranno essere riconducibili alla sostenibilità socio-ambientale della produzione (efficientamento energetico, transizione ecologica dell’impresa e l’adozione di soluzioni aderenti al paradigma dell’economia circolare, prevenzione e tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro); trasformazione tecnologica e digitale e innovazione dell’impresa (adozione di tecnologie abilitanti e interventi finalizzati all’introduzione di innovazioni di prodotto o processo); rafforzamento della filiera produttiva (riassetto organizzativo del distretto, attraverso la creazione o il consolidamento di strumenti di condivisione e integrazione di attività, conoscenze e competenze relative alla filiera del settore tessile, attraverso la creazione di idonee piattaforme e strutture di condivisione o animazione, in grado di favorire l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese del settore tessile).
Per quanto riguarda i progetti di sistema, il Comune di Prato potrà realizzare forme di sostegno indiretto alle imprese operanti nel settore tessile del distretto industriale pratese affidando a soggetti terzi la realizzazione di soluzioni e infrastrutture di utilità strategica per il distretto industriale pratese. Gli interventi dovranno essere finalizzati alla realizzazione di soluzioni, piattaforme e infrastrutture comuni, strumentali ai temi della sicurezza nei luoghi di lavoro, dell’innovazione e digitalizzazione delle imprese e dell’attrazione e accelerazione di nuove imprese.