Il concetto di fare squadra è stato il protagonista della parte iniziale dell’incontro “Il filo dell’internazionalizzazione” sul tema dei mercati stranieri con focus su Francia e Turchia con gli interventi di Marinella Loddo, direttrice dell’ufficio Ice di Milano, vera e propria padrona di casa nella sala Pirelli, di Marilena Bolli, presidente dell’Unione Industriale Biellese, di Ercole Botto Poala, numero uno di Milano Unica e di Gianfranco Di Natale, direttore generale di Sistema Moda Italia.
Un parterre de roi che certifica una volta di più l’impegno nel fare squadra che sta alla base del rilancio del made in Italy sui mercati e nel panorama fieristico internazionale: l’incontro è stato, di fatto, l’inaugurazione ufficiale di Filo e gran parte degli interventi hanno ruotato intorno al ruolo che ha il made in Italy nel fare la differenza sui mercati esteri.
Dopo il saluto di Marinella Lodo ha preso la parola Marilena Bolli, alla sua ultima edizione di Filo da presidente dell’UIB: “Abbiamo fatto un restyling di Filo anche su consiglio di Carlo Calenda – ha detto – ma lasciando inalterata la sua formula B2B sui due giorni. La presenza del presidente di Milano Unica vuol essere un segnale che i risultati si ottengono se si fa sistema insieme ma da biellese mi fa piacere anche la presenza di Pointex che presenta i risultati della sua ricerca”.
Poi è stato il turno di Ercole Botto Poala: “Fino a qualche anno fa – ha esordito – venivo a Filo perché facevo il mestiere più bello del mondo, il disegnatore. Poi, ahimè, ho fatto carriera e ora mi trovo dall’altra parte del tavolo. Sono qui per far conoscere i cambiamenti di Milano Unica in un momento in cui tutta la moda sta cambiando dopo 40-50 di modello invariato. Abbiamo l’obbligo di sperimentare per intercettare e anticipare il cambiamento, qualunque esso sia, perché altrimenti come monte della filiera lo subiremmo. Modernizzarsi, digitalizzarsi è necessario per raccontare il made in Italy, che deve essere il punto di incontro tra le aziende. Milano Unica a Shanghai è stata una grande operazione sinergica, perché le aziende che erano già sul quel mercato con uffici commerciali hanno messo a disposizione degli altri la loro esperienza. Ed un altro motivo per fare squadra è mantenere l’impegno con un altro partner ‘occulto’, ovvero il Governo, che continuerà ad appoggiarci se resteremo uniti. Anche a me fa piacere vedere Pointex a Filo e spero di poterla avere anche a Milano Unica”. Infine la conclusione con il motto “il cambiamento è inevitabile”.
Conclusione della prima parte affidata a Di Natale: “Se Filo vuole – ha detto il direttore – Sistema Moda Italia può mettere a sua disposizione il peso istituzionale per allargarne gli orizzonti. Oggi parliamo di Francia e Turchia ma Smi in questo ultimo anno si è mossa molto anche sulla Russia, un mercato da 1,5 miliardi di euro su un totale di 9 per il settore e secondo paese nell’export di abbigliamento da donna che ora è in crisi. Con un progetto dettagliato abbiamo consentito ad alcune aziende di concludere ordini per qualche milione di euro presentandoci in cinque città russe e portando in Italia buyers pagando aereo, interpreti e showroom temporanei a chi ne aveva bisogno”.