“Ciao” e “buongiorno”. Due saluti non inusuali a Shanghai, dove vivono quasi diecimila italiani; scontati quando sei dentro al padiglione italiano di Chic; un po’ sorprendenti quando invece arrivano quasi casualmente, camminando tra i corridoi del grande centro espositivo.
E’ il caso di Federica Pacini (foto a sinistra), fiorentina, manager di Ca’Vagan Venezia, curriculum e capacità notevoli a dispetto dell’età. E’ manager commerciale dell’azienda italiana che in Cina ha una decina di dipendenti (oltre ai trenta in Veneto) e una joint venture con Pescallo, che a sua volta ha uffici stile in Italia, anche a Prato. Un circolo virtuoso che ha portato Federica a vivere in Cina, imparandone la lingua ed i ritmi e ‘regalandole’ un ruolo di grande prestigio e responsabilità: “Lo stile dei nostri prodotti – dice nello stand nella Hall 3, nella fiera PH – è italiano, abbiamo punti vendita sia qui che in Italia e il cachemere che usiamo arriva dalla Mongolia. I nostri partner invece fanno anche private label e quindi fanno capi sui quali vengono applicati altri brand”.
Lo stand è a pochi metri dall’area Sostenibilità di Chic: “In Cina molte cose stanno cambiando anche su questo tema – conferma la giovane manager – ed anche le leggi sono più restrittive, soprattutto riguardo al finissaggio. Noi in realtà tingiamo poco perché usiamo i colori naturali del cachemere ma di sicuro sono in atto cambiamenti che incidono anche su qualità e costi”.
E’ invece a Chic in completa autonomia il brand campano Marianna Casciello: “Siamo un’azienda giovane – dicono allo stand – ed è la prima volta che siamo a Chic col nostro brand ed i nostri prodotti, che hanno uno stile classico che può piacere ai cinesi. Abbiamo scelto la Cina anche perché, come società, abbiamo un partner locale, sia pure in un altro settore, crediamo in questo mercato e siamo ottimisti per natura. Intanto iniziamo con la partecipazione alla fiera ma in futuro potrebbe arrivare un negozio su WeChat e collaborazioni con blogger per farci conoscere anche online”.