In principio fu Creativewear, adesso è arrivato “Createx – Textile Heritage inspiring creatives“, il progetto approvato dall’Agenzia Culturale della Commissione Europea che consentirà la digitalizzazione di archivi tessili in alcuni distretti europei.
La notizia arriva da Prato e più precisamente dal Museo del Tessuto, che aveva presentato il progetto a novembre sperando di ottenere un finanziamento per il bado Europa Creativa: alla fine il Museo è stato selezionato con altri 28 soggetti (quattro dei quali italiani) e porta a casa 200 mila euro con i quali darà il la all’attività di archiviazione e di creazione di nuove collezioni legate a quelle del passato.
Createx inizierà a settembre e terminerà a febbraio 2020, un arco di tempo nel quale saranno coinvolti partner come il Comune di Santo Tirso in Portogallo, il Comune di Gironella in Spagna, l’Accademia di Arte di Lodz in Polonia e la Stiftelsen Proteko, emanazione dell’Accademia tessile di Boras in Svezia. Sono così rappresentati tutti i territori della rete di Acte.
Le due tipologie di attività previste sono da un lato la digitalizzazione del patrimonio tessile dei vari soggetti seguendo proprio le indicazioni emerse durante Creativewear e utilizzando il software di catalogazione Heritage Manager, dall’altro utilizzare gli archivi digitalizzati come fonte di ispirazione per la creatività coinvolgendo scuole di moda, giovani designer e aziende.
Ovvia la soddisfazione del direttore del Museo del Tessuto Filippo Guarini, che ha sottolineato come la digitalizzazione sia l’obiettivo primario del presidente Francesco Marini, che a sua volta ha ringraziato lo staff del Museo per aver raggiunto il finanziamento lavorando con risorse interne anche se con l’appoggio dell’Ufficio Europa del Comune di Prato.