Ci vuole stoffa per i ragazzi di Kepos

E’ stato presentato oggi al Museo del Tessuto “Calimala – Atelier del Tessuto” un laboratorio creativo per persone con disabilità dove i tessuti realizzati hanno un doppio valore: quello artistico e quello sociale. Questo laboratorio sarà creato grazie ad una campagna di crowdfunding.

L’idea nasce dalla Cooperativa Kepos in partnership con la Fondazione Claudio Ciai e il Museo del tessuto e comincia a concretizzarsi da domani, giorno in cui parte la campagna di crowdfunding che fino al 15 dicembre sarà attiva sulla piattaforma Ulule. Sulla piattaforma (it.ulule.com/calimala-atelier/) sarà possibile dare il proprio contributo a sostegno di questa campagna il cui obiettivo è quello di raccogliere 25.000 € che serviranno per realizzare questo laboratorio. Calimala sarà un atelier dotato di strumenti e tecnologie in grado di superare grandi e piccole disabilità, all’interno del quale i ragazzi realizzeranno delle vere e proprie opere d’arte uniche.

La campagna è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze che raddoppierà il valore delle donazioni, il budget raggiunto permetterà di ideare e produrre una prima collezione di foulard a tiratura limitata, 300 nel primo anno.

Per ogni donazione ci sarà una ‘ricompensa’, fra quelle possibili anche uno dei foulard reraizzati dai ragazzi di Kepos, che altro non sono che un trasferimento su stoffa dei quadri da loro realizzati

Il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze si colloca all’interno dell’iniziativa Social Crowdfunders 2017 – organizzata in collaborazione con Impact Hub Firenze.

Testimonial e prima sostenitrice dell’Atelier del tessuto, Rachele Risaliti, Miss Italia 2016 , che ha indossato, con grande entusiasmo, i primi foulard della linea. Convinto sostenitore anche il Museo del Tessuto, che ha avviato la collaborazione con la cooperativa Kepos alla fine del 2014, come ha ricordato il direttore della Fondazione Filippo Guarini che ne ipotizza una prosecuzione: “abbiamo riconosciuto la bellezza artistica e l’immenso valore sociale di questo progetto. Il nostro impegno sarà quello di garantirne la ripetibilità dei laboratori anche in altri contesti del territorio, in primis presso la nostra struttura”.

“Attraverso Calimala – ha commentato Tamara Michelini, presidente Kepos Onlus – “vogliamo coniugare il mondo ‘sociale’ con quello ‘reale’. Non si deve credere che le persone con disabilità svolgano delle attività solo per ‘passatempo’, è possibile che le loro abilità diano vita ad un’attività economica e questo dà loro dignità e gratificazione. Sarebbe bello che i ragazzi fossero i designer di un Atelier che vive una propria vita commerciale”.

Questo obiettivo è quanto mai importante per persone che hanno acquisito delle disabilità, come nel caso delle persone vittime di incidenti stradali, che sono quelle di cui si occupa la Fondazione Claudio Ciai. “È importante che in loro si riaccenda una speranza, che i sogni strappati vengano loro restituiti e che possano reinserirsi nella nostra società – ha affermato Francesco Ciai, presidente Fondazione Claudio Ciai – per questo crediamo molto in questo progetto”.

 

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